Citazioni di viaggio: Breviario per Nomadi

Breviario per nomadi di Vanni Beltrami è un libro da portare in viaggio, per aprirlo ogni tanto e lasciarci ispirare da una frase. A dirla tutta andrebbe tenuto sempre con sé, ogni giorno, per lasciare che la magia del viaggio contagi le nostre giornate più grigie.

Breviario per nomadi, Voland Edizioni 2011 | 102 pagine, 10€

Breviario per nomadi è un libricino di un centinaio di pagine, in un formato tascabile e con un bellissima copertina che al tatto procura una piacevole sensazione di morbidezza.

Questa introduzione “emozionale” non è del tutto fuori luogo, perché questo libro ha la capacità di farci sognare non tanto il viaggio in sé, quanto la serenità e la capacità di apprezzare ciò che ci succede quando viaggiamo.

Un libro di citazioni

Le sue pagine contengono citazioni, brevi frasi, poesie e aforismi scritti in ogni tempo a proposito del viaggio, della condizione del viaggio e del viaggiatore.

Qualsiasi pagina apriate in qualsiasi momento condividerete certamente ciò che leggerete. Ogni parola, ogni frase, vi stupiranno con la loro semplice profondità. Vi apriranno infinite possibilità su ci riflettere.

Il viaggiatore che apre questo libro non si sente mai solo. Arrivato al termine delle poche righe che sta leggendo si sente vicino, compreso, da chi centinaia o migliaia di anni prima ha scritto quella frase.

Il nomadismo qui è una caratteristica intellettuale, la scelta consapevole di chi è irrequieto e sempre alla ricerca di qualcosa. Questo libro è dedicato ai nomadi, ai vagabondi, a coloro per i quali il viaggio, lo spostamento da luogo a luogo, non è un mezzo ma il fine.

(…) dedicato con affettuosa comprensione agli irrequieti, ai curiosi, a quelli che “scelgono le sirene”, ai miei compagni ideali nella ricerca perenne di tempi e spazi diversi.

I capitoli

Le citazioni del Breviario per nomadi sono divise per argomenti. Il libro è diviso in quattro capitoli che seguono il naturale andamento del viaggio: andare, vedere, sentire, ricordare.

I disegni

I disegni della seconda edizione di Breviario per nomadi non potevano essere più azzeccati. La matita e gli acquerelli di Giancarlo Iliprandi regalano degli impressionismi di figure che paiono abbozzate, i cui contorni mobili e non definiti restituiscono l’immagine vivida di soggetti in movimento. Proprio come lo è il viaggio: dinamico, senza chiare certezze, senza punti di riferimento fissi. I disegni di Iliprandi sono tratti dai taccuini che ha auto-pubblicato in numero limitato.

L’autore

Vanni Beltrami non è uno scrittore di professione ma un chirurgo e un docente di chirurgia. Viaggiatore insaziabile, ha raccolto citazioni e aforismi durante letture di ogni tipo e non finalizzate a questo scopo, nelle quali ha trovato argomenti e aspetti riconducibili al nomadismo.

In un certo senso mi dà l’idea di un libro che si sviluppa in modo naturale, che nasce e cresce perchè le cose devono andare così, perchè non potrebbe essere altrimenti. Una raccolta di cose, frasi, annotazioni, orecchiette agli angoli delle pagine, che sono cresciute fino a diventare un libro.

Il viaggio

Per avviarsi verso la verità (…) bisogna sradicarsi, andar via e lontano da casa, strapparsi da ogni legame immediato e da ogni religio dell’ordine.

Claudio Magris

 

In ogni luogo e in ogni cultura del nostro pianeta, forse, il viaggio ha stimolato la riflessione e il pensiero degli uomini. Ma intanto c’è da precisare che non basta il viaggio a renderci persone migliori, altrimenti non si spiegherebbero i tantissimi stupidi che abbiamo incontrato viaggiando! Non è un processo passivo: a renderci migliori è il modo in cui viviamo il viaggio, il modo in cui sfruttiamo lo spostamento per riflettere, il modo in cui ci impegniamo per crescere.

Ma sarebbe troppo bello sperare che ogni viaggiatore riporti qualcosa da ogni suo viaggio. I viaggiatori-gregge sono purtroppo cosa di ogni tempo.

Marguerite Yourcenar

Qualsiasi spostamento geografico quando non è vissuto solo come spostamento funzionale, è anche ricerca interiore. Questo è un libro perfetto per chiunque si trovi d’accordo con questa affermazione.

Per chi lo sa apprezzare, ogni spostamento nello spazio, quali che siano lo scopo o la meta, è un momento di riflessione e di crescita.

Il fascino dell’ignoto

Meglio non guardare dove si va, che andare solo fin dove si vede.

Carlo Michelstaedter

Queste sono riflessioni in libertà. Il semplice fatto di spostarci, di muoverci, ci impegna fisicamente ma lascia la nostra mente libera di muoversi, di vagare.

Il viaggio si svolge lontano dalle nostre certezze, da ciò che conosciamo meglio, da ciò su cui possiamo contare. Quando viaggiamo siamo predisposti a pensare l’incerto, ad abbandonare i nostri schemi consueti per considerare ciò che è sconosciuto. Lontano da ciò che conosciamo ci sentiamo vulnerabili, il pericolo è potenzialmente in agguato ovunque: noi non possiamo prevederlo, ma possiamo solo stare attenti.

Il viaggio si svolge in un non-luogo: è spostamento tra due luoghi, ma in mezzo c’è il vuoto di significato, c’è il vuoto geografico. Vediamo l’ambiente mutare, e lo stesso accade agli stimoli di qualsiasi tipo che riceviamo. Cambia il paesaggio, e il paesaggio introduce il cambiamento fisico, esteriore, materiale, che prelude alla mutazione interiore.

Mettiti in cammino, anche se l’ora non ti piace. Quando arriverai, l’ora ti sarà comunque gradita.

Proverbio tuareg