Nient’altro che questo, lo stesso dono che auguro a me stesso: il coraggio di andare. Un gesto che con la sua essenzialità si oppone alla corrente, al flusso di una quotidianità che trascina le nostre vite in una direzione che non sempre è quella che avevamo immaginato.
Quello che vi auguro non è un dono, ma un gesto consapevole che richiede una decisione ferma e uno scatto di volontà: opponetevi alla corrente e vestite gli scarponi, le scarpe da ginnastica, i sandali, se preferite, oppure non vestite niente. Andate soli, con i vostri figli per mano, con gli amici o male accompagnati. Andate con una meta in mente: una cima, una periferia urbana, un’alba o un tramonto, un bosco, oppure la strada stessa. Vi auguro il coraggio di fare del vagare senza direzione la vostra meta.
L’anno appena trascorso per me è stato un anno eccezionale per quanto ho imparato, per le delusioni patite e le soddisfazioni che ho gustato, per le novità e i nuovi progetti. Per le persone straordinarie che ho incontrato e per quelle che mi hanno dimostrato il loro affetto. Ho trascurato questo blog per scrivere di ogni altro argomento, per guidare viaggi a piedi e per scrivere la guida ai sentieri di uno splendido angolo di Piemonte. Il prossimo porterà altri cambiamenti e nuove battaglie quotidiane. Soprattutto con me stesso.
Nel 2020 e in tutti gli anni a venire vi auguro e auguro a me stesso di trovare dentro noi stessi la forza di prendere una decisione e il coraggio di fare il primo passo: il più difficile, quello da cui deriverà ogni bella emozione oppure ogni rimpianto.
Vi auguro di ascoltare, sull’alto di una cresta, il vento che scorre nel basso delle valli, che si insinua nel sottobosco e fa vibrare le chiome dei larici; il silenzio di un sentiero, il crocchiare della terra gelida sotto la suola; vi auguro lo stupore di fronte ai luoghi sconosciuti e la gioia infantile nello scoprire con occhi nuovi la bellezza nascosta in luoghi che abbiamo percorso cento altre volte.
In ultimo, auguro a voi e a me stesso il coraggio di fare il primo passo consapevoli che ogni prova porta con sé il rischio di fallire. Di coraggio ne serve tanto, senza dubbio, per affrontare il fallimento e imparare tutto quello che qualcuno aveva cercato di dirci, ma che non avevamo mai ascoltato. O che non avevamo mai avuto la fortuna di ascoltare nelle parole di un amico.
Auguro a tutti passi leggeri, e che il 2020 sia un anno colmo di stupore!
[In foto: l’alba di settembre sul Giro del Monviso]